SINOSSI Franca, Loretta, Catia, Enrico, Marina e Vanni sono tutti accomunati da forme corporee fuori misura, subiscono lo stigma sociale e quando escono da una stanza lasciano dietro un forte e acre odore. Ogni giorno per trenta minuti al giorno, dopo aver mangiato, escono con bacchette da nordic walking  e scarpe da ginnastica. Attraversano il paese e si inoltrano nelle campagne limitrofe. Gli abitanti di Città della Pieve sono abituati a queste presenze ‘ingombranti’ e quasi non ci fanno più caso. Non c’è pioggia o vento che tengano, procedono sempre più veloci, per sentire la natura sulla pelle, i suoi odori e i suoi sapori, per sentire in una parola la vita. Sono tutti affetti da Disturbo da Alimentazione Incontrollata e Obesità. Hanno scelto di intraprendere un percorso di cure. Da qui sono approdati al Centro DAI di Città della Pieve in Umbria, centro pilota del Ministero della Salute dal 2008 e  primo centro pubblico italiano interamente dedicato al trattamento del Disturbo da Alimentazione Incontrollata (DAI) altrimenti detto BED (Binge Eating Disorder) e dell’Obesità. Qui è iniziato il viaggio di Enrico, Marina, Vanni, Catia, Franca e Loretta verso la riappropriazione di sé.
Lo stesso percorso che hanno iniziato da alcune settimane Chris, John, Anthony, Kevin, Marina e Roslyn al nuovo Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare ‘Kenn Ghal Sahhtek’ di Malta, gemellato con il Centro DAI di Città della Pieve che con questo ha firmato un protocollo di intesa. Tutti i pazienti maltesi sono molto grati perche si sentono ‘presi in carico’ e sono anche molto determinati a stare meglio. Non hanno mai incontrato i loro amici italiani ma ai nostri occhi sono tutti, italiani e maltesi, accomunati dalla tenacia e dalla forza che permette la vittoria nelle grandi sfide della vita.

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