Descrizione Progetto
Documentario
di Daniele Cini e Maria Cristina Marra
regia
di Daniele Cini
durata
25’12’’
Trasmesso 10 settembre 2018, su Geo Rai 3
SINOSSI Genova dall’alto è un groviglio di tetti che guardano un mare azzurro circondato dal porto industriale. Eppure, accompagnati dalla voce di Fabrizio de André, infilandosi fra i carrugi del centro storico, piano piano comincia a sedurre.
C’è tutto un dedalo di viuzze dove, sotto insegne centenarie ed edicole votive, si aprono piccole botteghe artigiane, come quella di Elisabetta, che prosegue la tradizione orafa dei “fraveghi”, gli artigiani dell’oro.
O le antiche “sciamadde”, dove una fiamma sempre accesa attrae il visitatore affamato a consumare un pasto veloce tra torte salate, focacce e farinate.
C’è persino una tripperia di almeno due secoli, dove si cucina un piatto caldo su tavoli di marmo.
E tra i palazzi barocchi della cosiddetta “strada nuova” tra incisori di targhe d’ottone e rivenditori di “mezzari”, le tele in stile indiano che hanno ispirato artisti come Lele Luzzati, ritroviamo quel gusto del disegno che si percepisce nei dettagli e nei trompe l’oeil dei palazzi genovesi.
Un salto finale nel passato si apprezza in una confetteria rimasta indietro di cent’anni, la Romanengo, che ricorda i tempi in cui Genova era un porto di spezie e di dolciumi. Un porto oggi completamente cambiato, dove un camallo, uno scaricatore di merci, ci racconta con una certa amarezza la trasformazione della città, che resta comunque, vedendola da Boccadasse al tramonto, piena di fascino, lasciandoci tutti “con quella faccia un po’ così”.